E GIOIA SARA’ (intervista)

È il titolo del CD di fra Gianni Mastromarino della Provincia dei frati minori di Puglia e Molise, apparso da poche settimane nel vasto panorama musicale della canzone  religiosa-francescana. Una composizione fresca e originale che attraverso il linguaggio moderno e frizzante ci racconta una giovane vita vissuta come dono e intessuta con la trama dell’esperienza unica qual è  quella di S. Francesco d’Assisi. Nella buona corsa verso il millennio che incalza fra Gianni quasi idealmente, ricevendo da Francesco il testimone, canta il messaggio cristiano verso traguardi di speranza in un Dio che è essenzialmente Gioia.

 

  • Fra Gianni come sei riuscito a coniugare due realtà di per sé cosi lontane. il mondo medioevale di Francesco e il mondo odierno di te, frate del 2000, tramite il linguaggio unico? E quando la musica è entrata a far parte della tua vita?
  • Sarei troppo lungo, così tenterò di riassumere tutto in poche parole.

Ascoltare musica è una mia remota abitudine, suonare è una passione nata all’età di circa 14 anni, comporre è una stupenda esperienza che vivo da poco prima di essere frate minore, un dono meraviglioso che Dio ha voluto consegnarmi . S. Francesco amava lodare il Signore Onnipotente e Altissimo con il canto che gli veniva dal cuore (basta pensare al “Cantico delle creature” che cantava con i suoi compagni), e oggi con la sua radicale cristianità spinge gli uomini a trovare Dio dentro se stessi, in tutto il creato per poi esprimerlo in tutti i modi, soprattutto, e credo sia meraviglioso, attraverso il suono e la voce che vengono dal cuore, E’ naturale che mi senta profondamente legato a lui nonostante otto secoli passati, la musica e il canto sono un linguaggio universale che abolisce ogni tipo di distanza, se fatta con amore e umiltà.

 

  • “E gioia sarà”, qualcosa di astratto? Un sogno? Una speranza?
  • Forse il titolo risuona strano perché rivolto al futuro. in realtà ha una duplice valenza: l’augurio di cercare Cristo a chi ancora Dio lo conosce, a vivere l’incontro quotidiano con Lui e a sperimentare la gioia cristiana: una affermazione escatologica rivolta a chi costantemente oggi si sforza di concretizzare il Vangelo attraverso rinunce e difficoltà.

 

  • Le 12 canzoni sembrano un sentiero che parte da una indicazione alla Gioia per giungere a Cristo, “la meta” verso la quale tutta l’umanità dovrebbe essere in cammino, evidenziata dalle parole di Giovarmi Paolo II, che hai musicato con grande intuizione vista l’attuale necessità dei giovani e di tutta l’umanità di cercare un saldo riferimento.
  • I giovani oggi sono confusi e penso che ciò deriva da quello che non si fa per loro. Dentro il loro cuore ci sono grandi desideri di cambiare il mondo violento e ingiusto, che a volte emergono in maniera sbagliata. Tutti o quasi puntano loro il dito contro nei momenti più difficili, pochi sanno scorgere in essi la ricerca della felicità. Giovanni Paolo II da tempo li ha capiti e da grande padre ed educatore gli propone la vera felicità in Gesù Cristo e li esorta ad atteggiamenti che realmente cambiano la vita. Lo amo da figlio e lo ringrazio; musicare una parte di un suo discorso ai giovani è stata più che una semplice intuizione, la realizzazione di un sogno.

Canto e suono perché credo che la musica può aiutare e ciò che spero è che le mie canzoni siano un’alternativa profonda soprattutto nel messaggio, vorrei che portassero a Cristo attraverso i tanti spunti derivati dal Vangelo, dalla vita di Francesco d’Assisi, dalle parole del Santo Padre, dalla mia povera esperienza.

 

  • L’esperienza ha visto protagonisti insieme a te altri giovani che ti hanno accompagnato collaborando in varie maniere, chi sono e come li hai coinvolti ?
  • Il gruppo Suoninascosti è composto da cinque giovani (Gianfranco, Giuseppe, Maria, Michele e Nico, che ho conosciuto negli ultimi anni. Fanno parte della Gioventù Francescana di Monopoli, anch’essi innamorati di Cristo e della musica. Siamo divenuti subito amici e nonostante gusti e formazione musicale differenti nulla è risultato impossibile perché trascinati da tanto entusiasmo.

Se non fosse stato per la loro creatività, conoscenza e soprattutto per la disponibilità concreta, le canzoni del cd sarebbero ancora scritte su un foglio e registrate solo nella mia mente.

Ma tanti sono i doni ricevuti durante il percorso di “E GIOIA SARA”: Massimo, che da tecnico del suono è divenuto fratello e compagno di avventura, Mariagrazia, Daniela. Paolo, Enrico, Nicolò, Giacomo, che con le voci e vari strumenti hanno coronato ogni melodia.

E poi la partecipazione straordinaria di Aldo Bucci, noto trombettista jazz nel panorama nazionale che ha suonato in due canzoni, e del coro Hope Jubilce Singer che ha arricchito armonicamente il ritornello di “Verso la gran meta” .

A dare assoluta completezza all’intera composizione ha contribuito padre Giuseppe Di Fatta che dopo aver accettato l’idea di cantare in due brani è giunto dalla sua sede in Sicilia e per alcuni giorni ha soggiornato da noi, condividendo la fase finale delle registrazioni, donando la sua voce e la sua umile presenza che insieme alle sue cantoni è vera eredità francescana.

 

  • Come pensi che i giovani che ascolteranno le tue canzoni reagiranno, so-prattutto i più lontani da un contesto ecclesiale, visto che i vari artisti religiosi spesso non ottengono la dovuta popolarità?
  • Certo non credo che “E GIOIA SARÀ potrà diventare un disco di fama nazionale ma sarò contento di proporre il suo messaggio ovunque ci saranno dei giovani ad ascoltarmi, anche con scetticismo, pensando che un frate non sia capace di esprimersi attraverso il rock, il blues, il jazz ed altri generi ritmici. Ovunque cercherò, con semplicità e umiltà, insieme ai giovani compagni, di trasmettere a tutti la giusta energia per poter saltare di GIOIA!

______________________

 

Che effetto provoca sentirsi trascinati in un’esperienza di vita, narrata attraverso la musica?

Si resta sicuramente coinvolti, ascoltando le prime battute della canzone E GIOIA SARA’ che dà il titolo alla raccolta di canti realizzati da fra Gianni Mastromarino con la collaborazione del gruppo Suoninascosti e con la partecipazione straordinaria di fr. Giuseppe Di Fatta.

I diversi passi del cammino di sequela, dietro a Cristo, si esprimono nella varietà di ritmi e generi musicali (dal blues al country e al pop), molti dei quali decisamente orecchiabili, che invitano al canto e alla rode.

Non è difficile, quindi, lasciarsi contagiare da una gioia scaturita dall’incontro con Cristo nella quotidianità, tra fatiche e piccole conquiste; da una gioia che nasce dall’accog1ienza di Dio in un cuore umile e povero, come Maria: da una gioia che deriva dal dono di sé che si fa concreto servizio alle povertà di cui siamo circondati, da una gioia che rende “pazzi” per Cristo, sulle orme di Francesco d’Assisi, suscitando il desiderio di fare della propria vita, “qualcosa dì grande”.

Ascoltatelo … e gioia sarà!

(Azione francescana – novembre 2001)